ASCESSO E FISTOLA

L’ascesso anale è una cavità ripiena di pus posta in prossimità dell’ano o del retto che origina da un’infezione acuta di una piccola ghiandola posta sul fondo delle cripte del canale anale (orifizio interno) attraverso la quale i batteri penetrano nei tessuti circostanti.

La fistola anale si evidenzia quasi sempre dopo un ascesso anale a consiste in un tunnel che connette l’orifizio interno con un orifizio esterno attraverso il quale la sepsi si drena con gemizio di liquido corpuscolato (pus).

L’ascesso e la fistola anale rappresentano due momenti diversi della stessa patologia. Non è chiaro perché un individuo sviluppi questo tipo di infezione sebbene si debba sempre porre il dubbio di una manifestazione perianale da malattia di Crohn.

A seconda della sede dell’ascesso, del decorso del tramite fistoloso e del rapporto con gli sfinteri (muscolo sfintere interno involontario e muscolo sfintere esterno volontario) possiamo classificare gli ascessi e le fistole in vari tipi.

I sintomi più frequenti dell’ascesso e della fistola anale sono la comparsa di tumefazione, il dolore (che migliora subito dopo che l’ascesso si è drenato spontaneamente o è stato aperto chirurgicamente), le perdite di pus, la febbre e l’irritazione della cute perianale (prurito, bruciore).

 il trattamento chirurgico