PRURITO ANALE

L’area anale è particolarmente predisposta al prurito in quanto particolarmente sensibile. Esso rappresenta un sintomo aspecifico di molte condizioni morbose. Può insorgere per cause infettive (candidiasi o altro) o essere dovuto a patologie cutanee (psoriasi, Bowen e altro). Può essere il segnale di una patologia prettamente proctologica (emorroidi, ragadi, ascessi e fistole) o essere legata a imbrattamento secondario a una compromissione della capacità di continenza. In una elevata percentuale di casi non vi è alcuna causa evidente e può rappresentare la proiezione psicosomatica di una sofferenza ad altro livello. Spesso il prurito induce al grattamento ripetuto che può a sua volta portare a lesioni traumatiche.

La diagnosi richiede una visita accurata, può doversi avvalere di una consulenza dermatologica, ginecologica o di un approfondimento della componente emotiva. Può rendersi necessario un tampone della mucosa anale o una biopsia con esame istologico.

La terapia è ovviamente altrettanto varia e può prevedere norme igieniche e dietetico-comportamentali, farmaci a somministrazione topica o sistemica e talora anche trattamenti chirurgici della patologia di base.